Sabato 29 agosto – Ex Cimitero San Pietro in Vincoli – h. 23.30

Inizia già dall’infanzia l’intensa relazione di Stefano Genta con la musica.

Studia il piano classico in tenera età, annoiato da Bach “abbraccia” una chitarra cercando di imitare Hendrix e Clapton, poi tenta di cantare seguendo i miti del blues e del rock, finché, arrivata l’adolescenza, tra Napster, i primi computer e i primi party, scopre il mondo della musica elettronica.

Il suo viaggio devia nei meandri del vinile e del suono sintetizzato, muove i primi passi con drum machine e campionatori ed inizia la sua strada come dj e produttore, influenzato dal suono della metà del decennio scorso, da “Alcachofa” di Ricardo Villalobos, a “The Last Resort” di Trentemoller e “Idiots Are Winning” di James Holden.

Nel 2009, a 23 anni, fonda Blackrose Records con Alessandro Verros, etichetta house con base a Torino.

Il precoce supporto di DJs del calibro di Loco Dice e Carl Cox alle prime uscite della label dà la possibilità al duo di portare in giro il suono dell’etichetta, permettendogli di esibirsi (per citarne alcuni) all’OFF Sonar di Barcelona, ai Mercati Generali di Catania e al Kindergarten di Bologna.

Su Blackrose, negli anni, escono artisti come Vakula, William Kouam Djoko, Rio Padice, Adam Shelton, John Dimas, Saytek, e molti altri.

Le numerose collaborazioni con questi professionisti lo portano ad approfondire sempre di più i suoi studi in ambito acustico, e la sua passione per la musica evolve.

Col passare del tempo i suoi djset mutano, la sua cassa si spezza e i bpm scendono, sebbene il suo amore per la techno e la house non tramonti mai.

Nel 2015 presenta al Seeyousound festival l’anteprima del suo progetto Soundside, live elettronico ideato con Lorenzo Gianeri (aka Lollino).