GOLD PANDA
ANTEPRIMA UFFICIALE #TODAYS19
Fuori luogo ormai ritenerlo una promessa, o un semplice artista stravagante: Derwin Schlecker, noto con lo pseudonimo Gold Panda è ormai uno dei musicisti e produttori elettronici più importanti della sua generazione, come testimonia l’incredibile e crescente successo delle sue apparizioni live– a partire da quelle italiane – che ogni volta raccolgono una eccezionale risposta da parte del pubblico.
Le sue architetture sonore, sospese fra poesia e sperimentazione, fra cassa dritta e derive ritmiche sincopate, sono oggi un marchio di fabbrica inconfondibile.
Tre album, l’esordio brillante “Lucky Shiner” per la Ghostly International nel 2010, “Half Of Where You Live” nel 2013 e “Good Luck And Do Your Best” uscito nel 2016 e frutto di 18 mesi di lavoro tra Giappone e Chelmsford, ed alcuni brani assolutamente memorabili (l’esordio del 2009 autoprodotto “Quitter’s Raga” diventato subito culto, quel vero e proprio inno che è “You”, o l’ipnotico “Brazil”) in pochissimo tempo hanno portato l’artista inglese nella stessa categoria di artisti quali Four Tet, Caribou e James Holden, fino alla recente pubblicazione del suo nuovo lavoro “Selling” con Jas Shaw dei Simian Mobile Disco.
Qualche giorno fa, a fine marzo 2019, Gold Panda ha sorpreso tutti realizzando un nuovo LP “Jag Trax” realizzato con il nuovo moniker di DJ Jenifa, un nome proveniente dalla canzone dei De La Soul “Jenifa Taught Me (Derwin’s Revenge)”, “una band e un pezzo che mi piacciono molto sin da quando avevo dodici anni”, spiega il produttore inglese.
I brani che compongono il disco hanno influenze hip hop e dance e Gold Panda cita anche The Beatnuts, A Tribe Called Quest, Black Sheep, Busta Ryhmes e Naughty By Nature come fonte d’ispirazione per questo nuovo disco.
Capace nel corso degli anni di creare un vero culto nei confronti della sua musica, Gold Panda gira il mondo nei più importanti festival internazionali proponendo il suo live set audio/video, perfetta fusione ed evoluzione fra idm, house e downtempo: synth melodici e profondamente atmosferici, break di tempo inframezzati da campioni vocali e raffinati punteggi di tastiera sono il marchio di quella tinteggiatura electro-jazz dal fine sapore cinematico che qui viene traghettata verso la modernità attraverso un senso per la composizione e un gusto unico.
Come sempre succede e come sa bene chi lo segue da tempo, un suo live arricchito di visual è un’avventura sonora: un lungo viaggio che si gioca sui binari dell’espressività e dell’intensità emotiva, e dove i suoi pezzi vengono modificati, allungati, portati in direzioni imprevedibili.