MUSEO ETTORE FICO
Venerdì 28 agosto
inizio concerti: h 23:00
fine concerti: h 24:00
ingresso gratuito
fino esaurimento posti
MURCOF
feat. OZMOTIC
Line Up
Musiche: Murcof
feat. Ozmotic
Video: Ozmotic
Murcof: Electronic
Stanislao Lesnoj: Soprano Sax, electronic and video
Smz: Drum, object and electronic
U235 è l’acronimo dell’Uranio radioattivo utilizzato nella fissione nucleare. Il progetto prende avvio da una riflessione sull’intervento datato 1950 in cui Enrico Fermi dichiara la nascita dell’era nucleare dipingendo un futuro ricco di nuove opportunità per tutti i popoli della terra.
U235 esplora uno dei temi nodali della modernità: il fondamentalismo scientifico, inteso come l’incarnazione della scienza e del suo braccio tecnologico nella forza di cui fidarsi per narcotizzare il perenne stato di incertezza in cui vive l’individuo comune e che caratterizza la modernità.
La tecnica sta ponendosi alla guida del mondo. Smartphone, tablet, biotecnologie, robot 2.0, protesi artificiali, energia atomica, era digitale, particella di Dio, teoria del tutto… La storia recente ha mostrato come non esistano quei limiti assoluti, indicati dalle forze della tradizione, di fronte ai quali la tecnica debba arrestarsi.
Attraverso le pratiche, ormai consolidate del crossover e dello scavalcamento dei generi, U235 esplora i confini e i limiti del linguaggio musicale e visivo contemporaneo, contrappone musiche sacre, icone di ogni luogo e di ogni tempo alle più recenti derive della musica elettronica e della videoarte digitale.
U235 è un progetto audio video pensato e realizzato in esclusiva per TODAYS che vede MURCOF interagire con il duo OZMOTIC: le forme musicali spaziano dalla sonorizzazione elettronica pura, alla musica improvvisata, alle sonorità tipiche della musica contemporanea o a quelle soffuse e ritmicamente avvolgenti della scena berlinese. I set strumentali sono misti: strumenti acustici, utilizzati anche attraverso processori di segnali ed effetti elettronici, e strumentazione elettronica.
L’utilizzo di campioni di suono mutuati dai riti tribali di popoli antichi o dalle musiche sacre europee, gli interventi televisivi di Enrico Fermi che annuncia la nascita dell’era atomica, o le voci di Zygmund Baumann che analizzano i tempi moderni, vengono inseriti all’interno di un flusso che attraverso un punto di vista sonoro duale, concreto e astratto, fatto di voci e glitch, di melodie ancestrali e contemporanee, ritmi tribali e scansioni asimmetriche, crea paradossi e contrapposizioni sonore.