sPAZIO211
Domenica 26 agosto 2018
Apertura porte: h 18:00
Inizio concerti: h 19:00
Fine concerti: h 23:30
prezzo biglietto singolo: euro 25,00
abbonamento giornaliero (sPAZIO211+INCET): euro 30,00
abbonamento intero 3 giorni (sPAZIO211+INCET): euro 80,00
Con oltre 2 milioni di dischi venduti nel mondo, e un nuovo album “Violence”: elettronico, cupo, etereo, pulito, ecco a voi gli Editors, una delle band più amate del rock indipendente mondiale.
“Noi parliamo della connessione tra le persone, soprattutto di amore. È importante, in questo periodo storico, spegnere i cellulari, disconnetterci e parlare con le persone che ci stanno accanto: con i nostri famigliari, i nostri amici, le persone alle quali teniamo. Dobbiamo passare del tempo insieme a loro”, spiega il cantante Tom Smith.
Un bisogno di connessioni interpersonali che gli Editors rappresentano con il loro mix tra il cuore sintetico e l’attitudine rock, lasciando alla fine uno spiraglio di ottimismo in fondo a tanta oscurità.
Perchè in fondo anche le anime cupe hanno bisogno di una pista da ballo in slow motion!
Prima di loro sul palco salirà l’eccentrico e trasognato mago del weird pop americano Ariel Pink, una delle figure più sfuggenti del nuovo pop psichedelico, tra i più eclettici ed innovativi artisti in ambito underground del terzo millennio e fra i massimi ispiratori del sound lo-fi.
Uno che piace agli indie, piace agli hipster, ai waver, ai poppettari, a Madonna, alla critica seria, insomma una vera leggenda nell’underground californiano e uno dei più affascinanti outsider degli ultimi anni, figura chiave del decennio 2010, avendo in larga parte contribuito a dar vita alla chillwave, una delle correnti più interessanti apparse nel panorama musicale da inizio millennio.
Arriva da Pesaro Maria Antonietta, e il suo “Deluderti” è stato scritto nella campagna di Senigallia, nella sua casa circondata dai meli, dagli olivi, dai cipressi, dalle siepi di salvia, dal gelsomino e dalle api.
Ex riot girl, ex timida, mai stata così sicura di sé, con il suo nuovo disco che è un elogio di cose difficili la punk diventa regina. Al femminile.
Prendi un chitarrista poco più che ventenne e un cantante di quasi vent’anni più vecchio, di due differenti band emo-core, e guardali mentre si scambiano abbozzi di testi di canzoni su Whatsapp: ecco Generic Animal, il progetto quasi-solista di Luca Galizia che, dopo gli anni passati in sala prove con i Leute, si è rinchiuso in un armadio a musicare i testi di Jacopo Lietti (Fine Before You Came), con la chitarra classica della mamma e uno smartphone.