GALLERIA D’ARTE GAGLIARDI E DOMKE
da venerdi 25 agosto a domenica 27 agosto 2017
h. 14-18
Ingresso gratuito

THE ITALIAN CLUB SCENE THAT TIME FORGOT.
Dopo Milano, Londra e Manchester giunge in esclusiva a Torino per TODAYS  la mostra interattiva
“Spaghetti Disco” del giornalista musicale italiano Lorenzo Cibrario, curatore della Red Gallery di Londra.
Immagini dalla scena disco italiana degli anni Settanta e Ottanta, raccolte in una collezione dedicata alla storia delle sottoculture europee considerata la più importante rivoluzione musicale italiana di sempre, la Italo Disco: il viaggio, l’avventura, andare a scavare nei più reconditi meandri della storia del Bel Paese, tra musica disco, climi politici al vetriolo e retaggi post punk.

Col termine “Spaghetti Disco” normalmente s’intende un tipo specifico di musica fatta prima in Italia, e poi in Europa, più o meno tra i primi anni Settanta e la metà degli anni Ottanta.
All’inizio la si chiamava “Disco Italiana,” un sound caratterizzato dall’uso di sintentizzatori, drum machine e vocoder, con una predilezione molto italiana per melodie orecchiabili.
In quegli anni, infatti, l’Italia visse un periodo intenso dal punto di vista politico e culturale; anni nei quali le droghe erano gli strumenti con i quali i giovani cercavano soluzioni a problemi sociali.
Il paese era il contatto tra il mondo Occidentale e l’influenza Russa, era un posto dove la Coca Cola e la KC & Sunshine Band incontravano la Perestroika; queste premesse non potevano che portare ad un’esplosione di suoni nuovi e diversi.

Nata alla fine degli anni 70, la Italo Disco è diventata il fenomeno musicale (ma anche, e soprattutto, sociale) più importante dell’Italia di allora, e con vette qualitative e quantitative eccelse, ha prodotto il meglio e il peggio della musica italiana.
Per una decina di anni, l’Italia divenne il centro del mondo, con la moda ed il design a farla da padroni incontrastati, e la Italo Disco ne é stata la colonna sonora perfetta. Gemme synth pop dai testi inesistenti, dai cantanti finti, ma dal beat e dal groove irresistibile; una commistione perfetta tra kraut, new wave, post punk e la disco music statunitense.
Un gelato al puffo: tanto brutto, quanto buono.

La mostra interattiva “Spaghetti Disco – creare spazi alle memorie 1975-1985” cerca di documentare, tramite una serie di fotografie e di volti più o meno noti, il decennio tra il 1075 e il 1985, tra il sogno socialista e il pre-berlusconesimo.
Come i giovani si vestivano, dove andavano a ballare e chi erano gli idoli di quel decennio, ma anche foto degli attentati, delle brigate e del fermento sociale e politico di quegli anni sono alcuni dei tanti temi affrontati.

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