Ryoji Ikeda
Sabato 29 agosto – Museo Ettore Fico – h 23:00
Ryoji Ikeda è compositore e artista giapponese considerato uno dei maggiori esponenti della computer music contemporanea. Ikeda è stato, assieme ad Alva Noto, uno dei pochi artisti sonori e visivi a divenire noto a livello internazionale. Otto album in quasi vent’anni, un numero decisamente maggiore di installazioni e performance dove la sua arte videosonora si è trasformata in esperienza sensibile, un’innegabile lungimiranza nell’interpretare il rapporto fra arte l’artista approda in Italia con l’avvenieristica trasposizione multimediale del suo ultimo, acclamato lavoro, Supercodex. Le sue composizioni, generalmente austere ed astratte, possono essere collage astratti di campionamenti oppure il risultato di una modulazione dei parametri sonori applicati a pochissime fonti a volte accompagnate da un ritmo. Per realizzare la propria musica, Ikeda ha spesso adoperato i suoni provenienti da apparecchiature digitali, quali stridii di connessioni fax, rumori di fonti radio, segnali prodotti da un computer o da codici Morse e altri. Sebbene le sue composizioni ricordino a volte il minimalismo sperimentale di La Monte Young e Alvin Lucier, alcune delle sue pubblicazioni più recenti risentono l’influenza del dub e della techno minimale.